Visitare Brunate, piccolo borgo sul lago di Como
Se volete visitare Brunate, piccolo borgo suil lago di Como, possiamo fornirvi alcune indicazioni.
Brunate è un borgo suggestivo che si affaccia dal Monte San Maurizio, sovrastando la città di Como con scorci panoramici mozzafiato sul lago di Como. In una giornata limpida è possibile vedere l’arco alpino occidentale con il massiccio del Monte Rosa, la Pianura Padana e, in lontananza, gli Appennini.
Un poco di storia
I soprannomi dati a Brunate, come Monte dei Santi o Balcone sulle Alpi, narrano molto della sua storia antica. Essa ha infatti inizio con gli insediamenti Celti e Liguri, Insubri e Galli che, secoli prima di Cristo, nella sottostente pianura di Convalle, costruirono i primi insediamenti stanziali.
Nella seconda metà del XII secolo Brunate si costituì in un Libero Comune, una indipendenza che cessò nel 1240, quando il paese fu nuovamente annesso a Como.
Fino ai primi decenni del XIX secolo Brunate rimase un piccolo villaggio di montagna, separato dalla sottostante città di Como e fu solo nel 1817 che fu costruita la mulattiera, chiamata Via delle Scalette per congiungere Como a Brunate.
Luigi Porlezza, un autore di fine Ottocento scriveva: “c’è stato fino a un amico che si prese la briga di contare i gradini, i quali sono 1630-non uno di più e non uno di meno”. Oggi queste scalette sono parzialmente andate perdute, ma il fascino di questa vecchia mulattiera si mantiene inalterato.
Fu solo nella seconda metà del XIX secolo che, con lo svilupparsi del turismo sul lago di Como, si scoprì la bellezza di Brunate per la sua posizione geografica, adatta per una villeggiatura a mezza montagna non lontano delle città.
Fu così realizzata anche una strada carrozzabile, ma ciò che trasformò radicalmente il destino di Brunate fu la realizzazione della funicolare ideata e progettata per favorire il turismo e come mezzo di trasporto per gli abitanti.
Tra la fine del !800 e l’inizio del 1900 si ebbe una grande espansione dell’abitato, sia con la costruzione di grandi alberghi, sia di case di villeggiatura signorile in stile Liberty.
Il Faro Voltiano.
La costruzione di un faro dedicato a Alessandro Volta fu proposta dal Santo Don Luigi Guanella nel 1899 per ricordare la scienziato che inventò la pila, cambiando il modo di illuminare il mondo. La proposta fu respinta dall’allora Vescovo di Como che, invece, in occasione delle Voltiadi fece costruire un faro in legno immediatamente smontato alla fine dei giochi.
Fu nel 1927, in occasione del centenario della morte dello scienziato, che l’Associazione Postelegrafonici fece costruire il faro alto 99 metri a quota 909 metri con le luci bianche, rosse e verdi visibili fino a 40 km di distanza, che oltre ad essere i colori della bandiera d’Italia, sono anche i colori che rappresentano la fede, la scienza e la carità.
Il faro consiste in una torre ottagonale che all’interno ospita una scala a chiocciola di più di 140 gradini e che porta a due balconi da dove si può ammirare un panorama unico.
Il faro è aperto da aprile a ottobre nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica; chiuso il mercoledì e in caso di maltempo.
Strada Regia
È un percorso lungo circa 35 km. che collega Como-Brunate a Bellagio attraverso i paesi della sponda orientale del Triangolo Lariano. La prima mappatura certa del percorso risale al 1721, come risulta dal Catasto Teresiano, anche se si presume che il tracciato abbia origini antichissime preromane.
La Via Regina è stata in uso fino ai primi decenni del 1900, quando fu costruita la Strada Lariana 583 che per alcuni tratti è sovrapposta all’antica mulattiera.
Il cammino inizia lungo la via Roma in direzione del Faro Voltiano seguendo le indicazioni. Il percorso può, ovviamente, essere interrotto o eseguito in molteplici tappe. Il ritorno può essere effettuato con mezzi pubblici da ogni paese che si decide di visitare.
Il Triangolo Lariano
Un percorso annoverato tra gli itinerari di interesse nazionale dal club Alpino Italiano. La caratteristica di questo itinerario, che si svolge a un’altitudine media si 1220 metri, è la possibilità di godere di un doppio panorama: da una parte il Lago di Como e dall’altra la Brianza caratterizzata dai laghetti di Montorfano, Alserio, Segrino, Pusiano, Annone.
Discesa a Como ed escursione Monte Piatto - Torno
Partendo dal Piazzale della Funicolare in pochi minuti si arriva alla fonte del Pissarottino, un punto panoramico dal quale si gode una fantastica vista sul lago di como, nel primo bacino, su Villa d'Este, Villa Erba e, nelle giornate limpide, si può persino ammirare il Monte Rosa.
Chi volesse cimentarsi in una più o meno ripida discesa a Como, può decidere di scendere:
1 - attraverso il sentiero che costeggia la funicolare;
2 - lungo il sentiero meno impervio e più suggestivo che porta all’Eremo di San Donato, un ex convento del XV secolo.
Chi volesse salire più in alto:
è possibile raggiungere le località San Maurizio o Cao con il Bus di linea e da qui, seguire i vari itinerari montani. Raccomandabile è l’escursione al Monte Piatto sia per la bellezza paesaggistica, sia per i reperti archeologici e per la cosiddetta Pietra Pendula. Da qui si può proseguire in direzione di Torno da dove si può prendere il battello per ritornare a Como. A Torno è suggeribile una visita alla Chiesa di San Giovanni e, magari, qualora fosse possibile, una puntata verso la Villa Pliniana e la fonte intermittente già descritta da Plinio il Vecchio.
Tempo occorrente per questa escursione: ore 2 ½
Abbigliamento : adatto alla montagna
Difficoltà: fare attenzione perché alcuni tratti del sentiero sono franati
Periodo migliore: tutto l’anno in assenza di neve
Chiesa di S. Andrea
La chiesa è assorta a parrocchiale di Brunate nell’anno 1654.
Tra il 1927 e il 1932 l’edificio è stato ristrutturato nell’aspetto odierno. All’interno si possono ammirare alcuni affreschi seicenteschi realizzati dai pittori comaschi Gian Paolo, Raffaele e Carlo Recchi e un affresco raffigurante Santa Guglielma.
Nelle pareti sono immurate le lapidi a ricordo della beata Maddalena, di Santa Guglielma, Alessandro Volta e dei fratelli Pietro e Maurizio Monti.
Di particolare rilievo è l’organo realizzato dai maestri Serassi-Prestinari.
Fontana del Campari
La fontana si trova a pochi passi dall’uscita inferiore della funicolare, davanti a Villa Giuliani.
Fu progettata ed eseguita nel 1935 dallo scultore Giuseppe Gronghi per pubblicizzare l’azienda di Davide Campari di Milano, una grande distilleria dalla rinomanza internazionale nata nel retrobottega del bar di famiglia dove il padre inventò i primi, famosi cocktail Campari.