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Villa Rachele, ex villa Beccaria, è circondata da un bellissimo parco ottocentesco, proprio di fronte all’Isola Comacina.
Dodici imponenti platani, un cedro del Libano di dimensioni gigantesche e alcune magnolie sempreverdi impreziosiscono quest’angolo di lago.
Sorge su un dolce promontorio, originariamente era chiamato "la Puncia", la punta. il primo corpo dell'edificio risale alla metà del Settecento, ma la costruzione come la vediamo oggi fu completata agli inizi dell’Ottocento.
La villa è stata costruita sopra un’imponente terrazza semicircolare affacciata sul lago.
E' strutturata in un unico corpo di fabbrica con tre aperture in facciata con tre piani di altezza. Autentico gioiello della villa è l'antica darsena del XVII secolo Il nome le fu dato da Rachele, figlia di Cesare Cantù e di Antonia Beccaria Bonesanasuccessimanente passò ai De March La "Puncia" è un’area davvero incantevole e ricca di memorie storiche.
Il marchese Giulio Beccaria, figlio del giurista Cesare Beccaria e zio materno di Alessandro Manzoni.dimorò qui per lunghi anni.
La villa ospitò poi il letterato e patriota Cesare Cantù, autore della nota Storia Universale e di molte altre opere.
Cesare Cantù così parla della sua villa"La Villa Beccaria somiglia ad un buon libro, ottiene più che non prometta, e qualche anima che vi cercò l'isolamento per non disperare della bontà della razza umana, vi scrisse in un angolo: ESTE PROCUL LIVOR, LITES, AMBIZIO, CURAE, ANTRA, HORTUM, SCOPULO PAX COLIT ANTQUE QUIES."
Numerosi furono i letterati, artisti, persone di cultura che abitarono le sue stanze. Giovanni Bertacchi, Fogazzaro, Bartolomeo Nogara, futuro Conservatore dei Musei Vaticani, Ettore Verga, storiografo di Milano e direttore dell'Archivio del Castello Sforzesco, Raffaello Barbiera che ricorda più volte questi "luoghi più che mai meravigliosi ... alberi cresciuti come titani protettivi, viali memori di orme illustre e care", il duca Tomaso Gallarati Scotti.
La Villa è attualmente residenza privata, è possibile ammirarla dal lago.