Varenna e il monastero un po' troppo vivace

Il nucleo arcaico di Villa Monastero a Varenna fu edificato nel 1169 dalle Monache Cistercensi del titolo di Santa Eufemia, fuggite dall'Isola Comacina incendiata e distrutta dai Comaschi.
Il primo documento scritto nel quale appare il nome del Monastero di Varenna è un atto notarile datato1208, con il quale la Badessa Sofia acquistava  tre pezze di terra da annettere al convento.

Nel 1566 il convento era diventato fatiscente anche a causa del numero esiguo delle monache che vi abitavano (solo sei) e della vita particolarmente libertina che conducevano, più rivolta ai piaceri del mondo che alle gioie dello spirito. Fu così che in quell'anno San Carlo Borromeo, dopo accurati accertamenti sull'effettivo stato delle cose e per ottemperare alle disposizioni deliberate dal Concilio di Trento, in cui furono definiti i requisiti necessari per il riconoscimento delle comunità religiose, chiese la soppressione del Monastero di Varenna.
Il 13 febbraio 1567, con la bolla pontificia di Papa Pio V, il Monastero fu chiuso e le monache trasferite in un convento di Lecco.

Nel 1568 la costruzione fu venduta a Paolo Mornico che la restaurò come casa per la sua famiglia. Alla sua morte, la casa fu ereditata dal figlio Lelio che la trasformò in una villa residenziale, apportando profonde modifiche architettoniche alla struttura e trasformò il terreno circostante in un parco.

La villa appartenne ai suoi discendenti fino al 1862. Da allora la villa passò di proprietà in proprietà ad alcune ricche famiglie dell'alta borghesia, ognuna delle quali apportò radicali modifiche architettoniche e strutturali, tanto che, oggigiorno, dell'antico Monastero, non restano che alcuni spezzoni di muri, incorporati nella costruzione. 

Alla fine della Prima guerra mondiale, poiché l'ultimo proprietario era Tedesco, la villa fu incamerata dallo Stato Italiano e in seguito ceduta in proprietà a Marco de Marchi che, alla sua morte avvenuta nel 1936, la lasciò in eredità all'Istituto Idrologico e di Limnologia.
Nel 1977, dopo lo scioglimento dell'Istituto Idrologico, villa Monastero fu donata al Consiglio Nazionale delle Ricerche, amministrata dall' Ente Villa Monastero, ed è diventata un importante centro per congressi internazionali.

La villa e i giardini sono visitabili.
Per informazioni e orari clicca QUI 

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