Visitare Sala comacina, Lago di Como
II vecchio villaggio di Sala Comacina si trova sotto la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Occorre affrontare alcune ripide gradinate, addentrarsi nelle minuscole vie che sembrano trovare spazio, a fatica, fra le case d’un tempo e frammenti di muraglie. Questa era l’antica Sala: una manciata di case accatastate fra la chiesa e la riva, intorno ad alcune rovine di una fortificazione medioevale.
Sala Comacina è adagiata su un piccolo golfo ben riparato, con acque propizie alla pesca e terreni favorevoli alle viti e agli ulivi. Una delle vie paesane porta ancora il nome Via Jasca, vocabolo celtico che significa pescheria.
Oggi è un tranquillo e romantico borgo dove l’antica tradizione della pesca è ancora viva; la respirate ovunque passeggiando fra i suoi stretti vicoli, reti appese ad asciugare e barche ormeggiate pronte per la prossima battuta.
Cosa vedere e cosa fare a Sala Comacina
Sulla Statale Regina, all’altezza del civico 49, c’è un piccolo parcheggio. Trovate qui una strada che scende verso l’imbarcadero, segnalato da apposito cartello. Arrivate in riva e la scena è tutta sua, la protagonista indiscussa, l’Isola Comacina. Dovete sapere che l’isola era interamente abitata ed esistevano ben nove chiese prima che venisse distrutta nell'anno 1169. Fu completamente incendiata, rasa al suolo e ogni singola pietra gettata a lago.
Qui vivevano fieri guerrieri, temuti anche dal famoso Federico Barbarossa; la distruzione dell’isola fu una spietata vendetta comasca per un tradimento passato. "Non suoneranno più le campane, non si metterà pietra su pietra, nessuno vi farà mai più l'oste, pena la morte violenta": questo fu il decreto imperiale voluto dal Barbarossa.
Bene, alla vostra destra una piccola piazza vi accompagna verso un elegante locale adiacente l’ingresso di una villa storica privata, alla vostra sinistra parte la passeggiata lungolago che vi porta alla zona balneabile, una terrazza riempita con spiaggia e accesso al lago con scalinata in pietra.
La passarella lungolago qui si interrompe, dovete attraversare il vecchio borgo per tornare sul lungolago e fra i suoi stretti vicoli le sorprese non mancheranno. Sbucate quindi nella piccola piazza Matteotti dove è ancora visibile un prezioso affresco del 1100 raffigurante una Madonna con Bambino.
La passeggiata lungolago riprende per arrivare a una minuscola piazzetta con al centro un batèl, la tradizionale barca storica del Lago di Como. Subito dopo un pratone attrezzato a Lido offre zone relax e ristori. Non ci è sembrato il luogo ideale per fare un bagno, siete davanti al porto commerciale. Da qui la passeggiata prosegue verso Villa Beccaria, il camminamento fra le sue mura è un vero salto nel passato. Sicuramente esisteva qui un’antica fortificazione.
Villa Beccaria
Giulio, figlio di Cesare Beccaria e zio di Alessandro Manzoni, riceveva qui amici giuristi e filosofi. I paesani chiamavano questa villa la Puncia, termine dialettale che indicava la sua posizione protesa verso il lago.
Con la morte di Giulio la villa passò a Cesare Cantù e alla figlia Rachele. In questo periodo si riuniva qui un salotto letterario, noto col nome di Accademia dei pedanti. Vi partecipavano intellettuali come Antonio Fogazzaro e altri personaggi di spicco della cultura italiana.
Il saggista Raffaello Barbiera scrisse di questi "luoghi più che mai meravigliosi, alberi cresciuti come titani protettivi, viali memori di orme illustre e care".
Ossuccio
Uscendo da Sala Comacina si torna sulla Statale Regina e si raggiunge Ossuccio. Fate attenzione alla statale, in alcuni tratti non c’è un marciapiede e può essere pericolosa.
Si incontra subito la piccola chiesa dei S.S. Giacomo e Filippo, costruita a strapiombo sul lago probabilmente alla fine del XI secolo: un piccolo gioiello che merita una visita all’interno.
Camminando per 500 metri appare il meraviglioso campanile della chiesa di Santa Maria Maddalena, edificio costruito tra l'XI e il XII secolo, con annesso un Hospitium, dal quale il borgo ha preso il nome. Spettacolare è la cella campanaria in stile Gotico, uno dei simboli del Lago di Como. Il lido di Ossuccio è molto curato, un grande e accogliente prato con bar ristorante e ogni comfort.
Visitare l' Isola Comacina
Il Medio Evo fu caratterizzato dalla costruzione di nuove chiese, ma soprattutto di conventi e monasteri, alcuni dei quali erano dei veri e propri centri di potere come, per esempio, la minuscola Isola Comacina.
Dopo essere stata un centro fortificato prettamente militare, l'Isola diventò un centro religioso tanto importante da diventare Pieve e da contestare, protestante "ante litteram", le direttive di Roma. Da essa dipendevano i numerosi conventi e le chiese dei paesi sparsi nella zona centrale del lago, che governava anche politicamente e militarmente.
Le sorti di questi villaggi - la zona Tremezzina, da Colonno a Griante Cadenabbia - erano perciò indissolubilmente legate alle vicende della Pieve dell'Isola che, all'epoca dei Comuni, si schierò politicamente con Milano contro Como la quale, invece, si era schierata con Federico Barbarossa.
Fu proprio questa sua alleanza con Milano che ne causò la rovinosa fine nel 1169, quando l'Isola fu rasa al suolo e incendiata per non essere mai più abitata.
Visitare l'isola comacina è un'esperienza assolutamente da vivere. Come fare? leggi QUI.
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