La Sucota e il Museo Studio del Tessuto

La storia della villa LA SUCOTA

Tratto da Lago di Como e Erba di Pier Ambrogio Curti Scrittore del XIX secolo:

«Poi è bagnata dal Lario la Succota, piccola villa che una volta era del conte Francesco Volpi e ora è di sua figlia, la marchesa Canarisi; alcuni credono a torto che si chiami Succolo, come se il nome fosse corrotto dal luogo della sua posizione, poiché giace sotto un colle, non tenendo per nulla in considerazione che l'origine di questa nuova etimologia l'ha offerta il calcografo dell'Ortelio, che deturpò la carta di Paolo Giovio con molti errori qua e là e anche con questo nome del tutto sbagliato.
Qui v'è una meravigliosa valletta che da ombrose gole spira una freschissima aria, alla cui ricerca per ristoro si accede soprattutto durante la stagione estiva; in particolare poi da coloro che visitano il vicino podere disposto a gradinate di Giovanni Sala da Milano. Costui, abituato ad adattare drappi alle pareti dei templi, mentre nello stesso modo cercava di rivestire di un vigneto il colle, credendo di trarre come da salienti capitelli grappoli di viti, con l'accumulo delle pietre bruciò le viti e per la scarsità della terra adattatovi, non fornì il succo necessario alla vite e agli olivi.»

Nei secoli, dalla prima edificazione tra il XIX e l’inizio del XX secolo, la villa ha subito varie modifiche e passaggi di proprietà.
Fu proprietà di Metternich, medico di Napoleone, e ospitò l’abate Pietro Configliacchi, allievo di Alessandro Volta, che iniziò qui la coltivazione di piante rare e esotiche.
Al corpo neoclassico originario furono aggiunte costruzioni di gusto ottocentesco.
Oggi la villa è una prestigiosa sede per convegni e mostre sulla seta; è anche la sede della Fondazione Antonio Ratti.
Conserva una biblioteca di testi e documenti sul tema della seta e dei filati.

Il Museo Studio del Tessuto

Il Museo Studio del Tessuto della FAR nasce ufficialmente nel 1998 per volontà di Antonio Ratti che intende aprire al pubblico le proprie collezioni di tessili antichi. Esso costituisce l'esito finale di un percorso di raccolta, conservazione, catalogazione iniziato per finalità personali e professionali che è poi culminato nella consapevolezza della valenza pubblica di ciò che si è collezionato.
Il Museo risulta però definitivamente chiuso.

Il pensiero di Antonio Ratti fu:

Nella mia vita ho sempre trovato grandi spunti per la creatività nei musei.
Vorrei che altri fossero in grado di seguire la mia strada.

Una testimonianza del passato della LA SUCOTA

Al Museo Barca Lariana, sul lago di Como, è esibita la più importante raccolta nautica da diporto al mondo.
Fra centinaia di prestigiose barche esposte potrete vedere la Gondola che fu recuperata dalla darsena di Villa Sucota.
Forse Metternich e Napoleone navigarono sul lago a Bordo di questa gondola?